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Segnalato da Pet Magazine

"Ciao Sonia,
ti scrivo perché qualche giorno fa abbiamo pubblicato un post di segnalazione per blog e siti che ci sembrano meritevoli e abbiamo incluso "Blog sul cane e i cuccioli..."
Giuseppe Pastore, redazione di Pet Magazine

sabato

CANI PERICOLOSI?LA PET THERAPY COL MASTIFF


Si può impiegare un cane grosso e ingombrante come il mastiff in una attività che richiede sensibilità e delicatezza come la pet therapy? Certo che si può, basta scegliere i soggetti giusti! Ne parliamo con Claudia Lippi, che da diverso tempo ha deciso di affiancare ai ben più collaudati labradon anche alcuni esemplari di questa razza inglese davvero oversize


Da diverso tempo c'è un grande interesse verso i cani impiegati in attività assistite con gli animali. C'è sempre un maggior numero di razze «nuove», che sono utilizzate in questa attività tanto importante.
È il caso del mastiff, una razza inglese caratterizzata da una taglia e un peso da fuoriclasse. Vediamo perché, oltre ai labrador, ora anche i mastiff sono diventati cani da pet therapy.
Da quanto tempo oltre ai labrador si impiegano in pet therapy i mastiff?
Da circa sei anni impiego i miei mastiff in pet therapy, successivamente a varie esperienze con i labrador; un giorno, per caso, decidemmo di portare anche una femmina di mastiff adulta di circa tre anni presso una struttura diurna che ospitava anziani, tra i quali anche malati di Alzheimer».

In che tipo di attività vengono usati?
Molto con gli anziani. Per ogni anziano il personale addetto, cioè infermieri, medici e fisioterapisti preparano una cartella clinica con la storia del paziente, le terapie effettuate e le problematiche presenti, sulle quali si interviene per cercare di "riabilitare" o perlomeno alleviare tali problematiche. In alcuni anziani, per esempio, è importante cercare di riattivare la memoria a lungo termine tramite la visione e il contatto con il cane, che fa scattare lontani ricordi, e
le varie operazioni di gestione del cane come tenerlo al guinzaglio, offrirgli una ciotola d'acqua, spazzolarlo e portarlo a fare due passi. A ogni incontro viene compilata una scheda generale, in cui e' riportata l'attività svolta e vengono elencate le reazioni, positive o negative, che si manifestavano. La persona con problemi motori agli arti superiori dovrà spazzolare il cane, quella con problemi agli arti inferiori dovrà portare il cane al guinzaglio per deambulare, coloro che hanno difficoltà a livello cognitivo possono essere coinvolti cercando di risvegliare
il senso di accudimento e affettività. Il mastiff in tali attività si è rivelato un ottimo collaboratore, paziente, tranquillo, affettuoso e comprensivo. Trattandosi di una razza dotata di grande sensibilità è stato veramente coinvolgente, e i risultati incoraggianti ci hanno spronato a continuare a coinvolgere alcuni dei nostri soggetti in varie terapie, con ottimi risvolti positivi. Oltre ai progetti svolti durante questi anni presso le case di riposo e i centri diurni per malati di Alzheimer, abbiamo svolto progetti interessanti presso vari istituti comprensivi scolastici, scuole primarie e scuole dell'infanzia. Nell'ambito dell'infanzia, i progetti hanno potuto offrire un'opportunità di favorire la conoscenza dei cani, suscitando sensibilizzazione e senso di responsabilità nei confronti degli animali, quali creature viventi e sensibili, in grado di dare e ricevere affetto. Per i bambini il contatto corporeo con un cane così grande ha suscitato senso di protezione, consapevolezza e soddisfazione; per quanto riguarda bambini portatori di handicap e autistici il lavoro è molto complesso, ma stiamo continuando con successo i nostri interventi». Quali sono le principali differenze tra le due razze in questa attività? «Le differenze tra il labrador retriever e il mastiff nell'impiego in pet therapy ci sono, però posso affermare che possono cooperare bene insieme. Il labrador, per esempio, è molto più attivo ed entusiasta in qualsiasi approccio, anche se questa grande esuberanza e desiderio di lavorare lo porta a dare il meglio di sé specialmente all'esterno, tramite il gioco e l'allegria, il mastiff, viceversa, essendo un molossoide, ha un carattere più serio, mite e tranquillo, grazie alla sua sensibilità riesce a entrare in sintonia riuscendo a percepire la vulnerabilità ed i problemi fisici e psichici di una persona, rivelandosi paziente e dolce. Essendo un gigante, il mastiff, tramite il contatto fisico, suscita senso di protezione, affettività e intesa».
Il mastiff è un vero gigante,si riscontra un po' di «prevenzione» nei confronti di questa razza da parte degli interessati?
Sì, infatti c'è il rovescio della medaglia a quanto detto prima: purtroppo, proprio per le sue dimensioni, il primo impatto è sicuramente forte, quindi è stato necessario far conoscere la razza presso le varie strutture,attraverso una dimostrazione pratica dell'atteggiamento del cane, spiegando bene le caratteristiche della razza e fornendo notizie e particolarità. L' esperienza nell'allevamento e nella selezione del mastiff è iniziata nel 1994, ho condiviso la mia vita con quaranta soggetti, che mi hanno arricchito e sostenuto nel difficile ed impegnativo compito di allevare una razza che necessita il continuo contatto con la famiglia, ci sono volute molta competenza, grandi sacrifici e tanta passione e amore, che contribuiscono alla felicità e allo stato di salute dei nostri "giganti".

Come si fa a valutare i soggetti più idonei?
Per la valutazione dei soggetti più adatti per lo svolgimento di questo delicato compito mi avvalgo della mia esperienza personale, supportata da seminari specializzati sulle nozioni del significato ed applicazione di pet therapy, corsi indispensabili per confrontare le metodologie, apprendere nuove nozioni e imparare anche dalle esperienze di altri operatori di pet therapy. Ogni singolo mastiff, così come ogni persona, ha il suo carattere e la sua personalità e attraverso una mia attenta valutazione, spesso riesco a scoprire la potenzialità di uno rispetto ad un altro. Presso il mio allevamento, nel periodo estivo, si svolgono anche attività con cani e bambini e in questo modo spesso riesco ad individuare alcune loro peculiarità. È un lavoro molto impegnativo, ma ricco di soddisfazione e appagante anche per i nostri insostituibili mastiff, che spesso mostrano una saggezza e una consapevolezza sempre più rare ai giorni nostri, regalandoci momenti di pura gioia di vivere, spunto di riflessione sul significato di rapporto sociale tra uomo e cane. Uno dei mastiff a me molto cari ed esemplare nella partecipazione a svariati progetti di pet therapy è Asama, una bellissima femmina tigrata che oggi ha otto anni e mezzo e ha dalla sua un'intelligenza vivace e un buon carattere che le permettono di poter lavorare con altri cani, una volontà incredibile e una voglia di giocare che, nonostante l'età e considerando che un mastiff di sette anni entra nella fase dell'anzianità, mi stupisce veramente. Il gioco preferito di Asama è il calcetto, con i bambini è uno spettacolo, praticamente la considerano un giocatore a tutti gli effetti e lei ne è orgogliosa. Oltre a Asama vorrei citare anche Mahora, Mia, Puck, Tiberio e «ora, per aver partecipato ai vari progetti svolti in questi anni al mio fianco. Li ringrazio tutti.

Intervista a Claudia Lippi, che alleva i mastiff con l'affisso «of Talia Althea»

ALLEVAMENTO MASTIFF E LABRADOR TALIA ALTHEA
WEBSITE: www.altheamastifflabrador.it
WEB CONTACT: info@altheamastifflabrador.it
VIA DI CITERNA,17
57021 CAMPIGLIA MARITTIMA (LI)
TEL. 0565 838612 3282420076

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