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"Ciao Sonia,
ti scrivo perché qualche giorno fa abbiamo pubblicato un post di segnalazione per blog e siti che ci sembrano meritevoli e abbiamo incluso "Blog sul cane e i cuccioli..."
Giuseppe Pastore, redazione di Pet Magazine

lunedì

Le razze del gruppo 6: IL SEGUGIO ITALIANO

IL SEGUGIO ITALIANO




ORIGINE
Italia



CARATTERE
Vivace, ardito, un instancabile cacciatore.



Si suppone che la razza attuale derivi dall'evoluzione di numerosi cani da seguita selezionati nel nostro paese nel corso dei secoli. Nel 1881, anno di fondazione dell'ente italiano di tutela delle razze canine, il segugio era suddiviso in molte varietà quali per esempio il vetreddu sardo, il segugio lomellino, il segugio alpino, il segugio calabrese ecc. Ma già nel Duecento, secondo Peccori-ni Maggi, a Milano esistevano circa 7.000 cani da seguita. Molti cinofili ritengono che la razza, così come si presenta oggi, abbia una storia genetica superiore ai tre secoli. Sicuramente il segugio italiano è stato selezionato come cane da seguita, abituato alla caccia in gruppo: è in grado di riconoscere sia le particelle odorifere lasciate dagli animali selvatici sul terreno (microsfron), sia di percepire le particelle odorifere trasportate dall'aria (teleosfron), per questo si distingue dagli altri segugi che tradizionalmente si servono soltanto del microsfron. In Italia l'EN-CI tutela la selezione genetica pretendendo la prova di lavoro: un vero campione deve quindi dimostrare le proprie capacità venatorie nella ricerca della preda, normalmente lepri, cinghiali o volpi. Il segugio italiano si presenta in due varietà aventi le stesse caratteristiche morfologiche e venatorie: a pelo raso e pelo ruvido; il pelo forte è infine da preferire nei climi freddi poiché più resistente alle intemperie.



STANDARD

Il segugio italiano è un cane quadrato con ossatura e muscolatura ben sviluppata, ma comunque di forme asciutte. Il peso va dai 18 ai 28 chilogrammi. L'altezza al garrese è di 52-58 cm nei maschi e 48-56 cm nelle femmine. Il cranio è convesso, il muso è lungo con canna nasale leggermente montonina. Gli assi cranio-muso sono divergenti e separati da uno stop poco marcato. Il tartufo è nero, grande, ha la forma di parallelepipedo con narici ben aperte e mobili per migliorare le sue capacità olfattive. Le labbra sono fini e sottili, gli occhi sono grandi, di colore ocra scuro e in posizione semilaterale. Le orecchie hanno forma triangolare, sono pendenti e larghe all'origine, mentre terminano con una punta stretta rivolta leggermente verso l'interno; l'attaccatura è bassa, a livello dell'arcata zigomatica, e appena rivolta in avanti. Il collo è asciutto e leggero, il dorso è rettilineo, la groppa leggermente convessa. La coda è inserita alta, abbastanza sottile per tutta la sua lunghezza. Il mantello è fulvo in tutte le gradazioni 0 nero focato. Può essere a pelo raso su tutto il corpo (con pelle fine e sottile, ben aderente al corpo in ogni regione) oppure a pelo forte e ruvido (sul tronco la lunghezza del pelo non deve superare i 15 cm).

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