
Nel periodo "prenatale" I cuccioli mostrerebbero una evidente capacità di percepire i saporì e di tradurli, una volta venuti alla luce, nelle scelte alimentari successive. Alcuni studi hanno, infatti, dimostrato che l'alimentazione della madre, durante la gestazione, inciderebbe sul comportamento gustativo dei suoi figli. Una recente ricerca ha previsto l'introduzione di essenza di timo nella razione quotidiana di tre su cinque femmine gravide, per una durata di venti giorni, fino alla nascita. Al momento della lattazione, una mammella su due, di tutte le cinque femmine, è stata Imbibita di timo. A eccezione di un solo cucciolo, la totalità di quelli nati da madri rientranti nel gruppo sperimentale ha scelto le mammelle cosparse di timo, mentre i figli delle femmine del gruppo di controllo hanno manifestato indifferenza, o addirittura repulsione, verso tale sostanza.
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