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Segnalato da Pet Magazine

"Ciao Sonia,
ti scrivo perché qualche giorno fa abbiamo pubblicato un post di segnalazione per blog e siti che ci sembrano meritevoli e abbiamo incluso "Blog sul cane e i cuccioli..."
Giuseppe Pastore, redazione di Pet Magazine

sabato

L'importanza delle vaccinazioni e l'antirabbica:tutto quello che c'è da sapere


Questa ricerca chiarisce finalmente COME FUNZIONA LA VACCINAZIONE e fino a che livello sia posto in stress il sistema immunitario del nostro cane.
E perchè, eventualmente, le vaccinazioni vadano effettuate solo in un esemplare in perfetta salute e in un cucciolo che sia stato tolto alle cure della sua mammma non prima dei 60 giorni.
Secondo me è importante sapere.



".......I vaccini vengono preparati con gli stessi virus e batteri che provocano le malattie che si vogliono combattere, il cui potere patogeno viene inibito con particolari lavorazioni di laboratorio. Il potere immunogeno resta invece immutato, ovvero non vengono alterate quelle strutture dell'agente infettivo che permettono al sistema immunitario dell'animale di riconoscerlo come tale e di reagire con la produzione di anticorpi specifici.


Quando effettuare la prima vaccinazione e quando i richiami?

La profilassi vaccinale del cane, e soprattutto del cucciolo, è una questione che deve essere approfondita perché è spesso male interpretata da molti allevatori e proprietari di cani.
Quando il cucciolo nasce è protetto dalle malattie infettive esclusivamente dagli anticorpi materni, che in parte gli sono stati trasmessi durante la vita fetale, e in parte assume succhiando il colostro(il primo liquido che esce dalle mammelle materne della cagnola,ndr) e il latte durante le prime ore di vita.
Il cucciolo possiede quindi solo il tipo di anticorpi che possiede la madre, la quale li ha sviluppati in seguito a vaccinazioni o a contatti diretti con agenti infettivi presenti nell'ambiente. Questo è il motivo per cui è importante non spostare i cuccioli in ambienti diversi da quelli in cui sono nati (anche se con la madre), o la madre nell'imminenza del parto.
Questi anticorpi conferiscono un'immunità passiva e temporanea, che decresce progressivamente nell'arco di poche settimane.
Il Sistema Immunocompetente (S.l.) del cucciolo, cioè quell'insieme di cellule deputate alla produzione di anticorpi per la difesa dalle malattie infettive (batteriche e virali), al momento della nascita è completamente inattivo, e matura solo progressivamente: sono necessari infatti alcuni mesi perchè possa essere nel suo 'pieno funzionamento'.
Molti immunologi affermano che il S.l. può essere soddisfacentemente attivo, in grado cioè di rispondere a stimoli antigenici esterni, verso i 40-45 giorni d'età. È questo il periodo corretto per effettuare la prima vaccinazione. Se per eccesso di zelo e/o cattiva informazione la prima vaccinazione viene effettuata prima di questa età, si rischia di compiere un'azione inutile o addirittura dannosa per la salute del cucciolo stesso. Infatti gli antigeni vaccinali inoculati vengono neutralizzati dagli anticorpi acquisiti dalla madre,che non risultano più disponibili nell'eventualità di una reale infezione, e il cucciolo si troverà indifeso. Un problema simile si verifica quando si usano i sieri o si abusa di essi: questi agiscono rafforzando l'immunità, quindi si possono utilizzare quando il cucciolo è molto piccolo, quando non si è certi degli anticorpi materni, quando la madre muore di parto e non ha somministrato il colostro, in caso di inevitabili cambiamenti ambientali, se si deve ricorrere a una balia o quando c'è già in atto una malattia infettiva. La vaccinazione troppo ravvicinata all'inoculazione del siero (meno di 20 giorni) risulta inutile e pericolosa come quella effettuata in età precoce. Generalmente per la prima vaccinazione si preferiscono vaccini contenenti solo le frazioni antigeniche delle malattie più pericolose per il cucciolo, come la parvovirosi e il cimurro, affinché il S.l. si 'specializzi' su questi producendo il maggior numero possibile di anticorpi contro questi virus e tralasciando le frazioni antigeniche delle altre malattie per le vaccinazioni successive. I richiami sono necessari perché all'età di 40/45 giorni non siamo sicuri di ottenere una risposta completa da parte del SI, e per ottenere una superproduzione di anticorpi. Ma bisogna fare attenzione, perché i richiami vaccinali troppo vicini nel tempo non servono a nulla in quanto, se effettuati nel periodo in cui le cellule che producono anticorpi sono 'impegnate' dalla precedente inoculazione, queste non sono in grado di "sentire" i nuovi antigeni e non reagiscono di conseguenza.
Il periodo che può intercorrere tra una vaccinazione e l'altra non deve essere inferiore ai 15-20 giorni.

I vaccini consigliati

Per la prima vaccinazione si preferiscono i vaccini contro la parvovirosi e il cimurro, e cioè le malattie più pericolose per i cuccioli .I richiami successivi, sia per i cuccioli che per gli adulti, sono più completi e possono comprendere anche frazioni antigeniche di Adenovirus canino (che provoca una forma di epatite), di virus della parainfluenza e dei batteri che provocano la leptospirosi. Dal momento che queste vaccinazioni non offrono una protezione duratura è consigliabile effettuare richiami ogni anno. Purtroppo molti proprietari di cani ritengono superfluo il richiamo annuale e ricorrono al veterinario solo quando il cane è ormai gravemente malato. L'animale adulto rispetto a un cucciolo è indubbiamente più robusto e resistente ai fattori patogeni esterni, ma nel momento in cui si trova in una situazione immunologicamente a rischio, a causa di stress, malattie, interventi chirurgici, eccetera, è esposto a qualsiasi contagio.

Due vaccinazioni importanti

La leptospirosi
Contro la Leptospirosi (malattia batterica pericolosissima, ubiquitaria e trasmissibile all'uomo) è consigliabile il richiamo anche ogni 6 mesi per I soggetti che vivono in ambienti rurali o potenzialmente infestati da ratti, che sono i principali portatori e diffusori di questa malattia.

La rabbia
La Rabbia è una zoonosi, cioè una malattia trasmissibile dagli animali all'uomo e viceversa, molto grave, che provoca la morte. Oggi è ubiquitaria, assente sul territorio Italiano e quindi non richiede vaccinazione obbligatoria. Resta tuttavia obbligatoria per i cani che varcano le frontiere e per quelli che frequentano le esposizioni, cioè per quei soggetti che possono venire in contatto con altri animali potenzialmente portatori. 30-40 anni fa i vaccini disponibili per questa malattia erano poco 'raffinati' e rischiavano di provocare effetti collaterali anche gravi per cui molti sono sempre stati restii a far praticare questa vaccinazione al proprio cane. Oggi esistono vaccini sicurissimi costituiti da virus inattivati, quindi privi di proprietà patogene e veicoli inerti, che non provocano nemmeno prurito nel punto di inoculazione, e sono somministrabili anche a cuccioli di 3 mesi."

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