Translate

cerca nel sito

Il sito piace....

Segnalato da Pet Magazine

"Ciao Sonia,
ti scrivo perché qualche giorno fa abbiamo pubblicato un post di segnalazione per blog e siti che ci sembrano meritevoli e abbiamo incluso "Blog sul cane e i cuccioli..."
Giuseppe Pastore, redazione di Pet Magazine

mercoledì

La mia storia con Tequila Boxer..senza sapere che lo stavo strappando ad una morte certa....

Questo splendido coccolone di boxer è il mio Tequila.
A volte mi soffermo a guardarlo, ora che ha 10 anni e di tempo ne è passato, dal nostro primo sguardo.
Dopo aver adottato la mia Camilla dal canile Portuense a roma, ero fermamente decisa a dire NO
all'acquisto di un cane di razza.I canili sono " posti in cui la incoscienza degli Umani ti prende a morsi l'Anima".
Avere a che fare con realtà del genere, ti lascia un amaro perenne nel Cuore, ti lascia con la Tua immensa Impotenza davanti a più di 500 cani, rinchiusi in un carcere con un metro quadro scarso di spazio Vitale, che ti stanno chiedendo, in maniera corale, di venire via con te. Ti stanno implorando di non lasciarli senza Amore e coccole anche tu, stanno gridando PORTAMI CON TE....
Ricordo quando ho portato via la mia Camilla dal Canile: mi sembrava di portare via anche un po' di ognuno di quei cani e ogni volta che accarezzavo quella splendida creatura, cercavo di far arrivare un po' di calore anche a loro.
Al mio compagno di allora, che bramava di POSSEDERE un cane di razza molossa, il più gigantesco possibile, da mostrare a destra e a manca, ho sempre opposto un diniego fermo. Prima ci sono le migliaia di cani dei canili....poi forse potrò pensare di acquistare un cane. Cioè a dire:MAI.

Mi presentarono davanti Tequila il 24 dicembre del 2000. Lo tirarono fuori all'improvviso e mi ricordo che i miei occhi si riempirono di lacrime di rabbia, densa, acuta. "Non lo voglio, riportatelo dove lo avete preso", ho detto. Non lo volevo neanche toccare. Ho urlato di portarlo via dai miei occhi.
Ma c'eravamo, in un breve istante, scambiati uno sguardo intenso, che non potrò mai dimenticare. 
Avevo capito che quel cuccciolo non c'entrava nulla, ma io avevo la mia Camilla che stava male, un trasloco roboante da organizzare...e quelle facce da dementi che sghignazzavano, sapendo già come sarebbe finita, conoscendomi.
L'ho preso in braccio, l'ho stretto forte e ho sentito una sferzata di calore raggiungere ogni mio singolo muscolo. Mi dissero poco. Nè da dove veniva, se non sommariamente nè quali fossero le sue condizioni fisiche. Mi dissero: ha 40 giorni(arg!!!!!), era l'ultimo maschio disponibile e ce lo hanno praticamente regalato.
Era bellissimo, Dio mio...Ma stava tanto male, pure lui. Ho saputo circa un mese dopo che praticamente l'avrebbero soppresso, poichè aveva una intossicazione acuta da ingestione di piante velenose e l'allevatore se n'era sbarazzato con piacere, incamerando pure qualche lira da un esemplare che non sarebbe sopravvissuto sicuramente.
E' stato un calvario, un anno in cui le ho provate tutte, veramente. Ha avuto di tutto, tra cui un attacco fulminante di artrosi a 5 mesi, diarrea e vomito per un anno, sottopeso...Mi alzavo alle 4 di mattina per preparargli da mangiare, portarlo a spasso, assistere al pasto e poi andare al lavoro. Tornavo a pezzi e il mio primo pensiero era lui. 
Non c'era niente da fare.
Non assimilava nulla, mi dicevo che ero un'incapace, che il mio amore non era sufficiente a farlo reagire, mi ingegnavo, ragionavo, eppure non si arrivava a nulla. Nonostante tutto, era un giocherellone, vivevamo praticamente l'uno per l'altra, sempre insieme. Conoscevo ogni movimento o segnale, ero sempre pronta a portarlo fuori, a qualsiasi ora del giorno e della notte. E a tutt'oggi ne sono fiera. Fiera di avergli dedicato tempo e amore perchè se lo meritava. E se lo merita ancora.
Un giorno telefonai alla veterinaria del canile portuense, colei che mi aveva assistito nei 5 anni con Camilla. Ero disperata e in lacrime, spiegai la situazione e dissi: Non so più cosa fare...Ti prego, visitalo tu, che hai tanta  esperienza". Mi disse di portarlo il giorno seguente.
Diagnosi: Ispessimento dell'ultimo tratto intestinale e quasi totale inattività dello stesso, a seguito di intossicazione da Veleno. La Alessandra Veterinaria mi guardò. Mi disse, proviamo con queste crocche, vediamo se va meglio. Tutto qui?Sì, mi disse lei...è inutile aggiungere veleno a veleno...proviamo così, fidati di me.
Non lo so che è successo in quella stanza, quel giorno. Io avevo il cuore a pezzi e Tequila non ha mai smesso di guardarmi, durante la visita. Ho parlato come una pazza per tutto il viaggio di ritorno a casa, pensando che il mio scricciolo potesse capirmi. In lacrime, gli ho detto che questa volta dovevamo riuscirci, è così?
Tequila ha fatto uno sbadiglio e si è sdraiato sul sedile. Mentre dormiva, ho continuato a parlare.Parlare, parlare....Mi sono fermata al negozio di animali per prendere le crocche.
Ho iniziato a dargliele subito.
Non lo so cosa è successo in macchina quel giorno, chissà cosa avrà capito dai suoni che emettevo, ma avrà sicuramente capito dalle mie vibrazioni, che avevo paura di perderlo.
Fatto sta, che da quel giorno, il mio cucciolone non ha più avuto scariche e vomito. Il cibo era molto leggero e ci ha messo comunque del tempo per recuperare la forma. E , insomma...quest'anno compie 10 anni: significa che abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra!
Non è stata l'unica disavventura seria che abbiamo percorso asssieme, purtroppo.
Basti dire che questo Cagnone Cucciolone mi ha salvato la vita due volte.
A tutt'oggi, visto che seguo il sito RESCUE BOXER, mi rendo conto che gli umani non fanno differenza tra razze o meticci, per l'abbandono. Un giocattolo è un giocattolo comunque, con o senza marca.
Se ci si stanca, si butta via E NON CI SI PENSA PIU'.
O NO?

Lacrima.....
j

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

-->

Nessun commento:

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails